Cassazione Civile Sez.III, 10 aprile – 20 giugno 2013 n.135 La Corte di Cassazione uniformandosi ad alcuni suoi precedenti, in tema di risarcimento danni da circolazione stradale, ha nuovamente ribadito che al danneggiato spetta anche il pagamento dell’IVA sul costo preventivato per la riparazione della sua auto, a prescindere dalla circostanza che sia già avvenuta la riparazione con conseguente emissione…
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sentenze
CONCORDATO PREVENTIVO CON RISERVA azioni intraprese dall’imprenditore al fine della conservazione del patrimonio dell’impresa
Tribunale di Lucca Ordinanza del 31 maggio 2013 Il Tribunale di Lucca ha ribadito (richiamando la giurisprudenza di Cassazione prevalente) che le somme relative ad anticipazioni, pervenute alla banca dopo la presentazione del concordato in bianco devono essere messe a disposizione dell’imprenditore.
PRESCRIZIONE – ANATOCISMO BANCARIO
Tribunale Civile di Torino, sez. VI, Sentenza 25 marzo 2013 dott. Maurizia Giusta Con la sentenza indicata, il Tribunale di Torino ha recentemente ribadito che la prescrizione del diritto alla ripetizione delle somme illegittimamente rendicontate dalla banca a titolo di anatocismo degli interessi e commissioni di massimo scoperto si prescrive, quanto agli interessi computati su utilizzi effettuati entro il limite…
ANATOCISMO BANCARIO E RIPETIZIONE DI INDEBITO
Cassazione civile, sez. III, 15/01/2013, n. 798 Nel caso di azione giudiziaria esperita dal correntista nei confronti di una banca, volta ad ottenere la ripetizione delle some indebitamente richieste a titolo di interessi non dovuti, il correntista deve dare la prova di aver pagato, attraverso versamenti solutori, gli interessi richiesti, ciò avviene certamente quando al termine del rapporto la banca chiede il…
MICROPERMANENTI – LA PROPONIBILITA’ DELLA DOMANDA GIUDIZIARA E’ DISCIPLINATA DALL’ART.145 C.d.Ass. – IL DANNO MORALE E’ DOVUTO ANCHE IN CASO DI DANNO BIOLOGICO DI LIEVE ENTITA’ – LE SPESE LEGALI PER L’ATTIVITA’ STRAGIUDIZIALE SONO DOVUTE
Tribunale di Torino III Sez.Civ. 23 febbraio 2013 n.1717 Il Tribunale di Torino si è pronunciato su tre questioni di rilevante importanze afferenti la materia del risarcimento danni da lesioni. Il giudice monocratico, quale giudice dell’appello, preliminarmente ha ribadito che la sospensione dei termini dello spatium deliberandi a favore della compagnia, previsto dall’art.148 C.d.A. riguarda esclusivamente l’onere di quest’ultima di formulare…
PREDEDUCIBILITA’ DEI CREDITI DEI PROFESSIONISTI CHE HANNO ASSISTITO L’IMPRENDITORE NELLA PREDISPOSIZIONE DELLA DOMANDA DI CONCORDATO
Cass. I Sez.Civ. 8 febbraio – 8 aprile 2013 n. 8533 La Corte di Cassazione ha chiarito che i crediti maturati dai professionisti che hanno assistito l’imprenditore nella predisposizione e presentazione del concordato preventivo (quindi l’attestatore del piano e l’avvocato) in caso di successivo fallimento sono d ritenersi prededucibili ai sensi dell’art. 111 L.F..
NEL CONCORDATO PREVENTIVO LIQUIDATORIO VI E’ INCOMPATIBILITA’ TRA LA CARICA DI COMMISSARIO GIUDIZIALE E QUELLA DI LIQUIDATORE
Cass. Civ. – Sez. I – 18 Gennaio 2013, n. 1237 In tema di concordato preventivo con cessione dei beni, o ad esso assimilabile, la nomina a liquidatore della persona già in carica come commissario giudiziale collide con il requisito – di cui al combinato disposto degli art. 182, secondo comma, e 28, secondo comma, l. fall., nei rispettivi testi…
IL CONTROLLO DA PARTE DEL TRIBUNALE DELLA VALIDITA’ PROGNOSTICA DEL PIANO CONCORDATARIO
Cass. Civ. Sez.Unite 23 Genaio 2013 n. 1521 La Suprema Corte a sezioni unite ha ribadito il ruolo del Tribunale, in ordine al controllo della validità prognostica del piano concordatario ovvero del regolare andamento della procedura, presupposto indispensabile al fine della garanzia della corretta formazione del consenso.
ESTINZIONE SOCIETA’ IN PENDENZA DI GIUDIZIO
Cass. Sez.Unite 12/03/2013 n.6071 Le Sezioni Unite della Cassazione si sono pronunciate su una questione di particolare importanza, concernente l’attribuzione dei rapporti pendenti al momento dell’estinzione della società, che siano stati trascurati nella liquidazione, e la legittimazione processuale a dedurli in giudizio. La Corte analizza in quest’ottica sia i rapporti attivi che quelli passivi, ovvero debiti e crediti societari.
TRASFERIMENTO DI RAMO D’AZIENDA – Il ramo deve essere preesistente al trasferimento e non creato ad hoc
Con sentenza del 22 gennaio 2013 del Tribunale di Ravenna si è pronunciato in ordine alla illegittimità del trasferimento di ramo di azienda da una società ad altra appositamente costituita (new.co), qualora il ramo stesso non sia effettivamente preesistente al trasferimento.