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Omessa diagnosi prenatale di patologie fetali

L’omessa diagnosi di una malformazione fetale costituisce una grave responsabilità da parte del medico.

Da tale inadempienza possono derivare diverse tipologie di danni alla paziente: da un lato il danno da lesione del diritto all’autodeterminazione della paziente, la quale avrebbe potuto scegliere di abortire, dall’altro il danno di natura non patrimoniale patito dalla madre e dagli altri familiari, i quali, se correttamente informati, avrebbero avuto la possibilità di prepararsi alla nascita di un bambino che presenti problemi di salute e, quindi, della possibilità di seguirlo con particolare attenzione, intervenendo tempestivamente e preventivamene là dove questi problemi si verifichino. Si tratta dunque di danni di natura non patrimoniale, ovvero di danno psichico, inquadrabile nel danno biologico permanente e temporaneo, del danno morale ed esistenziale, ovvero del danno incidente sulle dinamiche familiari e relazionali.

La giurisprudenza ha poi negli anni ritenuto possibile che i genitori, ed in particolare la madre possano chiedere al medico (o all’ospedale) il risarcimento del così detto danno da nascita indesiderata, il quale  può essere risarcito solo là dove la madre fornisca in giudizio la prova che non avrebbe portato a termine la gravidanza se il medico avesse diagnosticato le anomalie o le malformazioni. La prova può essere fornita anche solo per presunzioni semplici, quali ad esempio l’eventuale ricorso ad un consulto medico finalizzato a conoscere le condizioni di salute del nascituro, le sue pregresse manifestazioni di pensiero sintomatiche di una propensione all’opzione abortiva ecc.

In questo caso non solo la madre, ma anche il padre, può richiedere il risarcimento dei danni conseguenti alla nascita indesiderata; essi potranno essere di natura economica (decremento economico della famiglia impegnata all’assistenza del figlio a scapito dell’attività lavorativa alla quale spesso almeno un genitore deve rinunciare) e di natura non patrimoniale (ovvero danno psichico o morale conseguente allo sconvolgimento delle aspettative di una vita serena e delle dinamiche relazionali).